La commissione Pari Opportunità delle Università milanesi ha incaricato la facoltà di Scienze Motorie di istituire un corso di difesa personale, aperto alle donne che lavorano o studiano negli atenei milanesi.
L'intenzione è dare una risposta seria alle continue aggressioni e provocazioni di cui sono oggetto le donne, soprattutto nelle grandi città.
Richiesta prontamente accolta dal Magnifico Rettore, Prof. Decleva e dal Preside di Facoltà, il Professor Luzi.
Il Professore Pietro Luigi Invernizzi, docente di sport da combattimento, ha coinvolto il Maestro di arti marziali, Maurizio Maltese, nell'iniziativa.
Non è la prima volta che il duo (Invernizzi, Maltese) è in azione: anni addietro i due docenti avevano tenuto un corso di grande successo all'Isef, aperto agli studenti d'ambo i sessi.
Il sistema adottato, originale nei suoi aspetti tecnici e metodologici, si chiama SIA Sistema Integrato d'Autodifesa ed è stato esposto nel testo edito da Carabà Milano-(SIA sistema integrato autodifesa - Invernizzi Maltese).
Al corso, con sede all'Istituto di fisiologia generale, sono iscritte circa 30 donne tra studentesse, docenti e personale dell'Università ma le richieste, dicono le rappresentanti della commissione Pari Opportunità, sono state moltissime.
Il ciclo di 10 lezioni non mira a far diventare le partecipanti dei “rambo in gonnella” nè tanto meno ad insegnare un condensato di questa o quella disciplina ma ad aumentare la consapevolezza delle proprie potenzialità e come svilupparle, a prendere coscienza delle situazioni di rischio e, solo come estrema ratio, applicare la difesa anche sul piano fisico, apprendendo semplici ed efficaci strategie di immediata applicazione.
L'impostazione universitaria si vede fin dal primo incontro con le lezioni teoriche, i grafici, le sperimentazioni scientifiche relative all'autoconoscenza, visualizzazioni, tecniche di respirazione, di gestione dell'emotività, applicazione di schemi motori di base, ecc..
Tutto quanto viene insegnato è confortato dalle più moderne ed efficaci metodologie scientifiche, che hanno permesso di raggiungere l'eccellenza in diversi sport (non solo di combattimento).
Durante lo studio della difesa personale si mettono fin da subito in pratica i principi appresi nella prima parte della lezione, quella teorica per intenderci. L'iniziativa ha avuto finalmente il meritato risalto mediatico: ne ha parlato la Repubblica, il TG1, il regionale Lombardia, e molte altre testate si stanno avvicinando per conoscere nel dettaglio l'entrata della scienza della difesa personale nel tempio della cultura.