buaya silat

Stile del coccodrillo

 
 

 

 

Conosciuto nella lingua di Sumatra anche col nome di BUAYO è lo stile del coccodrillo, come dice la corretta traduzione del suddetto termine. 
Il metodo di combattimento è fra i più originali mai adottati dall’uomo e si completa con lo stile Kerbau Silat tanto che un tempo, gli studenti di silat li apprendevano entrambi. 
Le azioni mirano all’imitazione più fedele possibile dell’animale di riferimento (coccodrillo): si afferra un arto, braccio o gamba dell’avversario e, usando la rotazione di tutto il corpo, gettandosi sapientemente a terra, lo si proietta al suolo. L’avversario di solito, se non conosce questo sistema di combattimento, si ritrova sul pavimento con le braccia o le gambe rotte o disarticolate. Il danno risulta ovviamente accentuato, quando è la testa ad essere oggetto di attenzione del praticante di buaya
Lo stile conferisce una padronanza dei movimenti al suolo rarissima; rotolando in un senso o nell’altro il praticante di buaya è in grado di aggirare con estrema efficacia e agilità, stando addirittura sdraiato al suolo, pancia in giù o pancia in su. Le gambe vengono usate per effettuare poderose spazzate, portando alla propria mercè qualsiasi tipo di avversario provvisto o meno di armi. 
Esistono, persino, versioni di tecniche di buaya eseguite restando in piedi, alcune di queste sono misteriosamente comparse in alcuni stili di kali filippino. 
Una adeguata ginnastica specifica permette di preparare chiunque all’esecuzione del repertorio tecnico.

Esistono anche jurus da eseguire a solo, per allenare le particolari movenze, capire le direzioni per le proiezioni, migliorare la proprio-cezione e ovviamente per conservare i principi che generano le tecniche del repertorio.

Corso di formazione: 3 domeniche

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