sterlak silat

Nella lingua indonesiana l’elefante si chiama Gajah, tuttavia lo stile sterlak (pronunciato strelà) si richiama alle movenze del grosso pachiderma. 

Alcuni autori, che si sono occupati delle arti indonesiane, lo hanno definito l’antidoto al potente stile harimau (lo stile della tigre). 

I movimenti dello sterlak sono lineari per quanto riguarda gli spostamenti del corpo ma circolari per il movimento delle braccia. Le tecniche infatti sembravo derivare dal modo di usare la proboscide dell’elefante. 

Rotazioni, contro-rotazioni, torsioni, sollevamenti, violenti sdradicamenti dal terreno, combinazioni di squilibri, in cui il corpo lavora in perfetta sincronia con i movimenti rotatori delle braccia, fanno di questo stile un interessante ed efficace sistema di combattimento.

Lo stile prevede sia l’uso del bastone, sia l’uso del coltello, sempre ricalcando le strategie apprese con le mani nude. Si tratta di un metodo ricco ed interessante, tanto che molte tecniche sono state ricopiate ed adottate di sana pianta in innumerevoli stili moderni. 

In sintesi: Squilibri, rotture, leve articolari e persino potenti colpi di mano e piede formano il repertorio di questo stile di Sumatra.

Corso di formazione: 3 domeniche

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